Salita a punta quota 4106 m. Cresta dei Breithorn e sicurezza in ghiacciaio.
4000 m Aprile 27, 2021Un’altra bella giornata a quota 4000 con Matteo sul Monterosa. La Punta quota 4106 m, sulla cresta dei Breithorn, mancava al suo palmares di 4000 m. Infatti questa cima fa parte dell’elenco ufficiale degli ottantadue 4000 m. delle Alpi.
Salita che si effettua comodamente in giornata e se si ha la capacità di effettuarla in stile sci alpinismo, il tutto diventa veloce e divertente.
Arrivati a plateau rosa arrangiandosi come si può in tempo di pandemia, si può partire direttamente con gli sci, oppure scendere alla stazione del Trockener Steg e salire poi ai 3800 m del Piccolo Cervino; risparmiando così circa 300 m. di dislivello.
Da li una breve discesa porta al ghiacciaio del Breithorn; dove si possono mettere le pelli di foca per un breve trasferimento per poi toglierle al colle del Breithorn ed affrontare la discesa sui pendii del ghiacciaio di Verra. Tenendosi più alti della traccia che porta al Polluce ed al Castore si traversa sotto alla bella cresta dei Breithorn sino al pendio della Roccia nera.
A questo punto dopo esserci legati abbiamo calzato i ramponi per poi affrontare la salita che ci ha portato su questa bella cresta che spesso percorro in estate per effettuare la famosa traversata dei Breithorn, dove in un colpo solo si possono salire cinque vette oltre i 4000 m.
Dopo 15′ di camminata si arriva alle facili roccette che conducono al gendarme di punta quota 4106 m dove si può godere di una vista fantastica che spazia dai 4000 m di Saas Fee al Mon Viso, al Monte Bianco e certamente al vicino Cervino.
Questa volta anziché continuare la traversata siamo ritornati dall’itinerario di salita e con gli sci abbiamo affrontato il pendio della Roccia Nera, che si trovava in buone condizioni.
La solita risalita di 30′ che riconduce al Colle del Breithorn e poi il pianoro fino alle piste del Piccolo Cervino.
Una bella sciata sino a plan maison dove ci siamo concessi una pausa pranzo “dehor” con birretta vista Cervino.
Come dicono a Milano: “Sole, Birra, Cervino e sei in pole position!” 🙂
Riflessione sulla sicurezza in ghiacciaio.
Il ghiacciaio anche se in buone condizioni necessita comunque dei soliti accorgimenti ed al rispetto delle regole di sicurezza. Sicuramente ci si deve muovere con l’imbrago (al giorno d’oggi ci sono dei modelli leggeri e comodi); meglio ancora se a questo va legata una longe riposta in un punto alto (bavero della giacca, spallaccio dello zaino) in maniera da agevolare un’eventuale manovra di recupero da crepaccio. Nello zaino della guida o dell’alpinista esperto ci dovrà essere la piccozza, i ramponi, la corda pronta all’uso e il resto della normale dotazione sci alpinistica. All’imbragatura sarà riposto il materiale utile ad una manovra di autosoccorso (due viti da ghiaccio, moschettoni a ghiera, cordini in kevlar, un freno autobloccante ecc…).
Ciò che ripeto sempre ai miei amici clienti è che di norma in ghiacciaio non bisogna MAI rimanere senza sci ai piedi. Infatti nei vari “cambi di assetto”,( metti le pelli, togli le pelli ecc..). Si deve sempre “fare il tutto” uno sci alla volta, in maniera tale che la gamba che appoggia scarichi il peso dello sciatore sulla base più ampia dello sci; quindi con una notevole riduzione del rischio di perforare un ipotetico ponte di neve e finire in crepaccio.
In montagna e soprattutto su ghiacciaio è sempre bene essere almeno in due; anche salite che si reputano facili come per esempio il Breithorn o il Granparadiso non sono prive di pericoli. Proprio nel pomeriggio di questo 25 aprile una ragazza che procedeva slegata a quota 4100m sul “facile” Breithorn occidentale, è precipitata per 7-8 metri all’interno di un crepaccio. Il soccorso alpino Valdostano è intervenuto in soccorso e fortunatamente la persona non ha subito gravi conseguenze.
Quindi se si procede a piedi su ghiacciaio bisogna sempre essere in cordata e saper procedere in maniera adeguata. Se non si conoscono i criteri fondamentali del muoversi in cordata su ghiacciaio sarebbe bene effettuare un corso con una Guida Alpina, in maniera tale da avere i primi concetti base sui nodi da eseguire, sulle regole da rispettare, come utilizzare la piccozza, la corda ed avere un’idea di come avviene la manovra di autosoccorso in ghiacciaio, o quantomeno come mettere in sicurezza una persona in difficoltà. Ci sono tanti consigli utili da conoscere per poter vivere con maggiore sicurezza una bella giornata sulle nostre montagne.
Guida Alpina Jules Pession.